Protesi dell’anca: quando serve, come si tratta e decorso post-operatorio

La medicina ogni giorno si evolve in diversi campi e quello delle protesi rappresenta un’area in costante sviluppo, mirata al raggiungimento di risultati ottimali sul lungo periodo, sempre meno invasivi e in grado di permettere ai pazienti di tornare a vivere la loro quotidianità in buona salute.

Uno di questi ambiti è certamente quello legato alla protesi dell’anca, una tipologia di intervento sempre più frequente che comporta decorso post- operatorio e riabilitazione.

Si tratta di una soluzione necessaria nel caso in cui l’articolazione, che unisce femore e acetabolo, risulti danneggiata. L’applicazione della protesi serve, appunto, a ristabilire la normale mobilità articolare, altrimenti compromessa.

 “I buoni risultati ottenuti con le protesi d’anca cementati e non cementati vengono confermati nel tempo – spiega il Dott. Tariel Tcherkes Zade, Specialista in Ortopedia presso il Centro Medico Spallanzani di Parma questi impianti permettono a numerosi pazienti di vivere una quotidianità senza problemi e attiva. Questa è la visione che permette di raggiungere lo scopo che muove il nostro lavoro: quello di restituire una vita di movimento, ma soprattutto di poterla conservare, al maggior numero di pazienti possibile”.

IN QUALI CASI SI INTERVIENE

Vi sono alcune cause, considerate tra le più comuni, che determinano l’insorgere del dolore quale conseguenza di un danno all’articolazione:

  • Artrite reumatoide: una malattia autoimmune che colpisce le articolazioni, rendendole rigide, gonfie e doloranti;
  • Osteoporosi: ovvero le artrosi più comuni che hanno come conseguenza il consumo della cartilagine articolare;
  • Frattura ossea: tra le persone considerate anziane, quella dell’anca è una delle fratture ossee più comuni.

BENEFICI DELL’INTERVENTO DI PROTESI DELL’ANCA

Come anticipato, nonostante si tratti di un intervento invasivo, i benefici della protesi dell’anca sono numerosi:

  • Ripresa e miglioramento della mobilità articolare
  • Miglioramento delle capacità motorie
  • Riduzione o annullamento del dolore
  • Migliore qualità della vita di ogni giorno

COME SCEGLIERE LA PROTESI

Sono oltre 60 i diversi modelli di protesi dell’anca disponibili, ma spetta al medico chirurgo scegliere quello più adatto per il singolo paziente a seconda di determinati parametri quali: età del soggetto da operare, sesso, eventuali allergie e patologie di base.

Una protesi dura, in genere, tra i 15 e i 20 anni, in base al modello utilizzato

DECORSO POST-OPERATORIO

La riabilitazione è fondamentale per recuperare la piena mobilità articolare e comincia dopo la dimissione. Più nel dettaglio, si tratta di un programma di esercizi specifici, da eseguire in palestra sotto il controllo di uno specialista.

Non solo! Il periodo post-operatorio è estremamente delicato e richiede attenzione verso ogni piccolo dettaglio. Questo significa evitare assolutamente movimenti bruschi e posizioni estreme.